La cremazione, cenni storici

La cremazione, cenni storici

28 Settembre 2023 0 Di Ilary

Quello della cremazione è un tema controverso che spesso mette timore o induce soggezione. Spesso la non conoscenza di certi temi li trasforma in tabù. Eppure, la cremazione è una pratica davvero molto molto antica. Pensate che già l’uomo del Neolitico, ancora dedito al nomadismo, praticava la cremazione. Sfogliando ancora le pagine della storia del mondo e dell’umanità, giungiamo a popolazioni molto vicine a noi.

Cenni storici sulla cremazione: da dove viene la cremazione? Chi la praticava? Perchè?

Breve storia della cremazione

Etruschi e Greci infatti oltre a praticare l’inumazione (cioè il seppellimento dei cadaveri sottoterra) non erano estranei alla cremazione. Bruciare un corpo era assimilato ad un atto di purificazione. Anche presso gli antichi Romani, che non dimentichiamo al culmine della loro espansione territoriale controllavano ampie porzioni di territori sino all’odierno Medio Oriente, usavano praticare la cremazione. E, come avveniva nella Grecia antica, si trattava di un privilegio ad esclusivo appannaggio delle classi più privilegiate. L’uso di balsami pregiati in abbinamento al fuoco era una forma di purificazione tanto del corpo quanto dell’anima. Un vero e proprio privilegio, appunto. Se invece, proseguendo nella nostra piccola storia della cremazione, ci vogliamo allontanare dal bacino del Mediterraneo, in merito alla cremazione i cenni storici non mancano. Tanto in America Settentrionale, quanto lungo tutte le coste del Pacifico Settentrionale con particolare riferimento all’India, la cremazione era (e talvolta è ancora) una pratica molto comune.

PRATICAVANO LA CREMAZIONE:

  • Ittiti e Fenici
  • Greci (nell’Iliade trovate dei versi nei quali è descritta la cremazione di Patroclo, morto a seguito del duello con Ettore)
  • nell’antica Roma (tant’è che è possibile ancora visitare degli antichi Colombarium, costruzioni funerarie suddivise in molti loculi dove riporre le urne cinerarie)
  • Popolazioni Indù (da allora in India non si è mai spesso di praticare la cremazione)

Dal paganesimo al Cristianesimo, dalla cremazione all’inumazione

Ma torniamo a noi ed ai nostri cenni storici sulla cremazione. Quando il paganesimo fu soppiantato dal Cristianesimo, la pratica della cremazione fu messa momentaneamente da parte. Agli occhi dei Cristiani l’inumazione sembrava una procedura più umile e più semplice, che meglio incarnava lo spirito di uguaglianza posto in essere dalla dottrina imperante. Attenzione però: questo non significa che la pratica della cremazione fu messa da parte del tutto, almeno in un primo momento. Visitando una qualunque catacomba paleocristiana o cristiana, noterete che vi troverete davanti tanto a urne cinerarie, quanto a sepolcri. Tuttavia, con il passare del tempo e con l’affermazione certa del Cristianesimo, la cremazione venne davvero messa da parte, in quanto segno e simbolo di un passato vissuto sotto il segno del paganesimo. A ben guardare, si consideri anche che parallelamente, i paesi nei quali la dottrina imperante era l’Islam, imponevano proprio la cremazione. Insomma, un istinto naturale dell’uomo ed una pratica che affondava le sue radici molto più indietro nel tempo – come lo è quello di offrire un corpo al fuoco – veniva in qualche modo reso oggetto di una strumentalizzazione religiosa. Non ricorrere alla cremazione era segno e prova di essere buoni cristiani (e non dimentichiamo che la Santa Inquisizione esercitò la sua azione in Europa per diversi secoli, quindi “sgarrare” era piuttosto pericoloso e che, curiosamente, la punizione riservata agli eretici prevedeva proprio, spesso e volentieri, l’uso del fuoco). Cosicchè chi pensava di praticare la cremazione doveva assolutamente essere di religione islamica. La storia ci insegna che ribellarsi ai dogmi della Chiesa non è mai stato facile, e pur tuttavia piano piano, la voglia di tornare a ricorrere alla cremazione si è fatta nuovamente strada. Dapprima tra studiosi, letterati ed illuministi (siamo sul finire del Settecento), e poi anche tra le masse. Ma vediamo dove ci porta la nostra storia della cremazione.

LEGGI ANCHE  Detrazione spese funebri, cosa c'è da sapere

Cremazione, la legge

Cremazione: la legge finalmente è arrivata nel 1876. Finalmente infatti, con la Legge Crispi, nel 1876, la cremazione torna ad essere di fatto una pratica accettata e legalmente praticabile anche nel nostro paese. Ma questo è quello che ha fatto la politica. E la Chiesa, invece? In generale, comunque, dovete sapere che nella Bibbia non v’è scritto nulla che condanni o vieti la cremazione. Semplicemente, poiché la cremazione fu in qualche modo “favorita” storicamente da alcuni gruppi anticlericali, la Chiesa per reazione decise di condannare tale pratica. Nel 1917 la Chiesa tramite i Codex Luris Canonici di fatto mise i “puntini sulle i” su questo controverso argomento, vietando la cremazione in quanto frutto di una scelta del tutto anticlericale. Sarà Papa Paolo VI, nel 1936 tramite un’apposita Bolla Papale restituì ai cristiani la libertà di scegliere la cremazione. Presa di posizione confermata poi in un famoso discorso datato 14 ottobre 1968. La storia della cremazione trova dunque un punto fermo in questa data. Oggi dunque la Chiesa non si pone a sfavore della cremazione, ma raccomanda che le ceneri siano conservate presso cimiteri e non disperse in mare o nell’ambiente. Non accade la stessa cosa invece tra le popolazioni di religione ortodossa. Questa religione invece vieta la cremazione.

LEGGI ANCHE  La cremazione nel sud Italia

La cremazione dal 1876 ad oggi

Finisce qui la nostra sommaria storia della cremazione. Da quella data in avanti, scegliere di ricorrere alla cremazione non vuol dire venir meno ai propri doveri di buon cristiano. Significa semplicemente fare una scelta del tutto personale, legata in primis al rifiuto del disfacimento del corpo e ad un profondo senso di igiene che il fuoco porta con sé. Sulla simbologia del fuoco potremmo parlare e scrivere a lungo, ma il concetto che sicuramente salta alla mente con riferimento al fuoco è quello di purificazione. Non a caso acqua e fuoco, pur essendo antitetici, sono anche catartici.